File di sacchi appesi al soffitto oscillano lentamente. L'odore acre del sudore si mischia a quello della plastica dei guantoni. Al centro, il ring. L'allenamento pomeridiano sta per iniziare. Il ct Francesco Damiani, campione del mondo dei pesi massimi, soffia nel fischietto e i ragazzi scagliano all'unisono colpi nel vuoto.
Si muovono veloci, è impossibile staccargli gli occhi di dosso. Assisi. La boxe italiana ha costruito qui la sua casa. Nei vecchi locali della Montedison, la nazionale di pugilato si prepara ad affrontare le grandi sfide che la porteranno a Londra 2012. Il "Gigante Buoono" della boxe italiana è orgoglioso dei suoi ragazzi.
"E' la classe operaia che va in Paradiso" così commentava i successi azzurri.
-Si,- ribadisce - la boxe è uno sport operaio, proletario. Vai nella palestra umida, fatta di sudore, solo con le tue scarpette e inizi a tirar cazzotti. Se poi sei bravo è il maestro a darti la corda e i guantoni. Sul ring hai bisogno di velocità, potenza e di saperti districare da situazioni insolite. Fuori, serve solo tanta dedizione al sacrificio. E non sono certo i soldi a darti la motivazione, quelli arrivano solo da professionista. Per i dilettanti è il podio Olimpico il massimo, il massimo traguardo, il Paradiso.-
Il pugilato, noble art per definizione, ha sempre esercitato un forte fascino letterario e cinematografico. Non c'è da stupirsi quindi che Fox Channels Italy abbia proposto a Claudio Canepari, per Magnolia doc, di realizzare una docu fiction che vede protagonisti proprio loro, i nazionali italiani.
I registi Paolo Santolini e Giacomo Frignani si sono trasferiti ad Assisi per seguire la nazionale fino agli europei di Mosca dello scorso Giugno. Centinaio di girato, una sceneggiatura da adattare alla potenza della realtà, e il meticoloso lavoro dell'autrice Michela Guberti, hanno portato alla realizzazione di Fino all'ultimo round .
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(fonte: Repubblica XL, Ottobre 2010)
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